Questi solchi profondi qui di dentro
che nessuni riesce riempire
son forse frutto di celesti aratri,
che si vagano per rotte altissime...
o forse sarebbe meglio ammettere
che i buchi ce li siamo fatti noi
strappando via memorie dalla terra
Qui stanno rotolandosi gli effetti
di consunti guasti ammalorati
e non c'è pioggia che tenga
o altri malesseri del tempo
per toglier via rugginose incurie
forse bisognerebbe trovare quel cristo
che a volte povero alloggia in noi
che sempre pedala contromano
e ride ride come fosse ben matto
e...
È poi lo star qui che ci consuma
nell’agitarsi strano di quesiti
che malandrini ci picchiano in testa
e non viene più la voglia di cercare
laici angeli custodi d’un tempo
ora mi nutro di freguglie passe
perché le buone lascio a chi vien su.
Gli incastri per i quali
chiavi del disincastro non detengo
mi hanno recluso per tormentati labirinti:
un intrico duro di segni
che fatico un monte a governare
ma la fuga, od altro di vigliacco,
respingo e allora sto qui
a tirar di lima e con l'intimo succhiello
mi sfinisco a far fori nelle...
E sì ci son mancati i nevicari
di quelli grandi teneri e lombardi
e ora per scelta lascio
i lontani freschi prati di marzo
da tempo chiuso naso alla finestra
spio di sotto il crescere forte
del dolce roseo della magnolia
lì nello stento della piazza vecchia
ed a quel fiore immaturo...
I
Dei segni che ostinato lascio
del qui che son passato
il più flebile è il fumo:
impalpabile azzurro monopolio.
II
Aspiro, cammino, rilascio
il sugo del più anonimo tabacco:
più del contenuto, la sostanza
è la forma di ciò che all'aria rendo.
III
Nello sbirolo dei morbidi...
AVVERTENZA: a memoria potrebbe essere il primo racconto scritto.
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Sto spogliato dal senso di reduce
e quasi sgroppato del tutto
dalla luce memoria di quell'anno,
troppo lungo e dentro impastato
per essere qui steso chiaro e piano
sulla tavola magica dei rimpianti.
Sto nel sangue delle cose andate,
che ciascuna il suo...