GENNAIO/TEATRO ELFO PUCCINI/SALA FASSBINDER/CON I PIEDI NEL CAOS/5/5

06.06.2020 17:15

DOPO IL DISASTRO

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Intenso e bellissimo lo spettacolo in scena dal 16 gennaio al 2 febbraio 2020, in prima nazionale, al Teatro Elfo Puccini.

In piedi nel caos, da una drammaturgia di Véronique Olmi, porta sul palco l’atrocità della guerra, anzi delle guerre, narrata da chi, chiamato ad affrontarla, torna disfatto, trascinando con sé tutti gli affetti nell’impossibilità di ritrovare il centro e l’equilibrio dopo il disastro. Il conflitto, forte e violento, è quello personale, della quotidianità andata in frantumi, dei rapporti che si infrangono nell’incapacità di dare un senso, mentre la guerra in Cecenia del 1995 rimane sullo sfondo, non viene mostrata, ma è la causa dell’orrore, presenza angosciante in chi sa e in chi vorrebbe sapere.

È la cucina della casa di coabitazione, una “Komunalka”, lo spazio del confronto di una giovane coppia e degli altri abitanti dell’appartamento, e, come le menti dei protagonisti, è infestata da scarafaggi di cui bisogna liberarsi. Katia, una bravissima Carolina Cametti, disperatamente cerca di riportare a sé il marito Yuri, Angelo Di Genio, ritornato dalla guerra cecena gravemente compromesso nel fisico e nella psiche a cui solo l’alcool sembra dare una sponda di salvezza e oblio, confortata da Babuska, Cristina Crippa, un’anziana che sopravvive vendendo per strada i libri appartenuti alla sua famiglia, proprietari originari della casa, deportati in Siberia negli anni ‘30 del ‘900 e lei stessa reduce dal confino in epoca stalinista per la delazione del padre di Yuri che ormai malato terminale deve essere costantemente accudito. Poi, ma non ultimo, Grisha, Marco Bonadei, enigmatico personaggio dai molteplici e probabilmente loschi traffici. Un microcosmo dolente e variegato dove le ingiustizie del passato si intrecciano con un presente ancora di guerra e sopraffazione, dove i rapporti personali e l’intimità vengono compromessi dalla promiscuità della convivenza forzata.

Efficaci giochi di luce scandiscono il tempo e i mutamenti, la regia perfetta di Elio De Capitani permette di cogliere mille sfaccettature, gli attori, davvero bravissimi tengono perfettamente il ritmo di una storia desolata ma non desolante, terribile ma intrisa di energia vitale.

Claudia Pinelli*

* Collaboratrice di "Il Teatro a Milano"