QUALCOSA DI PICCOLO

 

"Dentro ognuno di noi vi è spesso qualcosa di piccolo, magari di estremamente piccolo. Talmente piccolo da potersi, se addirittura non doversi, trascurare, tuttavia di certo c’é.


Questo qualcosa di piccolo, a volte, è rumoroso, fosse anche un semplice minutissimo ronzio è pur sempre rumoroso. Altre volte è silente e benché si faccia di tutto, magari facendosi anche del male con piccoli pugni portati allo sterno o fortissimi insistiti colpi di tosse, come lo si volesse destare, lo si volesse sentire, anche solo come un flebile ronzio, il qualcosa di piccolo  se ne sta tutto zitto".


Bucco, steso nel letto, gli occhi al soffitto, stava in attesa di scorgere un minuto ronzio che svelasse la presenza di quel minutissimo qualcosa che da tempo, saranno stati ormai due o tre mesi, non lo lasciava in pace e a volte era un vero e proprio tormento. Bucco era certo e ben cosciente che, benché del tutto silente, fosse anche in quel mentre presente benché celato in qualche parte del suo vecchio corpo e lo cercava, quasi con trepida ansia, mentalmente tastandosi dall'alluce del piede sinistro, poi il dito accanto, tutte le dita, al dorso del piede, alla pianta, alla caviglia, al polpaccio, alla coscia, all'inguine, al cazzo, al bacino e poi su allo stomaco, al petto, al cuore quello stupido essenziale muscolo tanto osannato come dimora di delicati sensi che di sovente stringe, preme procurando disastri estremi e poi più su fino al collo, anche quello, e poi il mento, la bocca ormai priva di denti, il naso, gli occhi e sopra il cuoio capelluto e poi dietro e poi dietro ancora fino al punto in cui la testa reclinandosi va ad appoggiarsi sul cuscino e poi la schiena e poi ancora più in basso il bacino e poi giù giù alla gamba destra fino in fondo mentalmente. Bucco trattava il proprio corpo come fosse un qualcosa di esterno, di estraneo, qualcosa da osservare attentamente alla ricerca di quel qualcosa di piccolo, magari di estremamente piccolo. Talmente piccolo da potersi, se addirittura non doversi, trascurare, tuttavia di certo c’é.